di Redazione Tecnica per EdilTecnico
Dal grado termico degli infissi dipendono numerosi fattori, uno dei quali è la capacità di coibentazione energetica dell’abitazione. Dei buoni infissi sono pensati per non far fuoriuscire il calore. Specialmente gli infissi moderni sono realizzati con materiali particolari e per mezzo ditecnologie innovative.
Il grado d’isolamento termico degli infissi: cos’è
Il grado d’isolamento termico degli infissi rappresenta il coefficiente dello scambio termico. Più è basso lo scambio termico e migliore è l’efficienza degli infissi, in quanto il calore presente nell’abitazione non tenderà ad abbandonare il luogo.
Il grado d’isolamento termico viene misurato in relazione ai materiali e alle tecnologie utilizzate. Talvolta è persino possibile che un alto grado d’isolamento termico sia dovuto principalmente a un mix di diversi materiali e diverse tecnologie. Non basta, quindi, che i materiali utilizzati per aumentare il grado termico degli infissi abbiano un’alta capacità termoisolante. Perché il grado sia davvero alto, bisogna anche calcolare le distanze e prevedere l’utilizzo di tecnologie innovative, come le camere d’aria.
I gradi d’isolamento termico delle finestre e degli infissi corrispondono a delle classi
Così, la classe Oro è quella più elevata e prevede una quasi inesistente trasmittanza termica. In seguito è possibile trovare le classi A+ e A, comunque considerate tra le migliori per quanto concerne la coibentazione energetica. Subito dopo si collocano le classi B, C, D in relazione alla loro capacità di coibentazione. Generalmente, le tecnologie utilizzate per produrre gli infissi di queste classi vengono considerate come vecchie e la loro trasmittanza termica non è tra le migliori.
La classe più diffusa in Europa è la D, con un isolamento termico molto basso. Esistono anche delle variazioni delle principali classi, come gli infissi A-, leggermente peggiori della categoria A. Subito dopo la categoria D, considerata insufficiente, si posizionano le classi peggiori: E, F, G, H, I. L’ultima classe ha una trasmittanza termica molto elevata (quasi di 300W/m^2K) ed è in grado di non lasciar passare soltanto il vento.
La trasmittanza termica nel dettaglio
Gli infissi di classe A, con un buon isolamento, hanno una trasmittanza termica di 1.3W/m^2K. Quelli di classe B trasmettono 2.0W/m^2K. Andando ancora più in giù si hanno 3w/m^2K persi nel caso degli infissi di classe C.
Ovviamente, gli infissi peggiori, quelli di classe D, hanno un isolamento molto basso perdendo più di 5.0W/m^2K. Le categorie inferiori presentano un coefficiente d’efficienza ancora più basso.
Altri fattori
Gli infissi peggiori dal punto di vista della coibentazione termica, sono anche quelli meno eco-sostenibili. Oggigiorno vengono ampiamente utilizzati materiali ecologici per produrre gli infissi. Per esempio, il legno, gomme speciali, PVC, resine e alluminio. I vantaggi dell’utilizzo di questi materiali sono molteplici: si spazia dalla già citata migliore coibentazione fino a un grado più elevato di aerazione.